sabato 12 luglio 2008

Indiana Franci e il mais maledetto


Dopo una travagliata settimana di "chiama qui e chiama là" sono riuscita a ottenere il mio spazio letto nella foresteria del parco per fare le mie ricerche, un sottotetto diviso a metà da un finto muro, di la l'ufficio del parco, di qua il mio letto. Ad allietare la mia permanenza due tecnici degli antifurti, un guardaparco maniaco, un modem tremendamente rumoroso e infine, prostitichezza, un bagno con finestrone 1x3 con vista campi, ovviamente senza tendina...
Sveglia alle 5 per 3 giorni mi sono recata a censire ste bestie infami con scarsissimi risultati, ma trovando bestie rare e suscitando euforia generale (tranne che in me sigh!).
Ecco il ritratto della perfetta deficente:
Una seicento azzurra ricoperta di polvere ai 20 allora percorre campi e strade sfidando trattori, massi e pietruzze. Dentro, una dolce fanciulla con una matita tra i denti e lo sguardo alienato si dimena tra cartine, binocolo, telemetro, gps e fogli sui quali riportare gli avvistamenti e tutto questo cercando di non finire nei fossi o sotto un trattore.
A parte l'essermi persa miliardi di volte ritrovandomi nel nulla più e più volte, sono riuscita a mettere alla prova il mio non senso dell'orientamento e il mio auto controllo soprattutto dopo aver capito che quel meraviglioso strumento chiamato gps (che mica è quello serio della macchina però...) era in grado di orientarmi e riportarmi quasi a casa indicandomi pressappoco il verso e i km che mi separavano dalla base, una figata senza senso!!!!! Ho sviluppato un audace odio verso le ctr che indicavano strade inesistenti, verso le strade rese private e impercorribili e verso chi ha inventato la genialata di allagare il mais e di conseguenza le strade...perchè voi contadini non ci pensate, ma qualche povera fanciulla potrebbe finirci irreparabilmente dentro cercando di rincorrere a tutta birra un mammifero non ben identificato, potrebbe altresì bagnarsi il motore, vedere il proprio cofano fumante rimanere ferma nel nulla della storia infinita col cofano a mezz'aria nell'attesa di qualche segno del destino senza riuscire più a chiuderlo per poi arrivare fino da un benzinaio per farselo sistemare...ma questa è solo un'ipotesi, ovviamente...
Sono stati tre giorni molto strani e molto intensi, credo di essermi divertita a mettermi alla prova, la necessità di farcela da soli, forse ci sono tagliata, forse questa vita mi piace proprio, si, si, mi piace un sacco!

4 commenti:

pollon ha detto...

È stupenda la passione che hai!

Anonimo ha detto...

Io penso che la seicento azzurra col suo dolce rumore possa aver avuto una qualche influenza nel mettere in fuga tutte le graziose bestiole nell'arco di due km...

Ma bella la foto che hai messo in alto nel blog! Cavoli se è bella! :)

Pilar ha detto...

epperfòrza, aki! la franci E' bellissimissima!!
(e anche un po' fuctveng!)

francina ha detto...

Prima di mordere il pc adesso respiro...ecco. Ho cercato di rispondere ai commenti 5 volte e per 5 volte mi si è cancellato tutto!
Dunque, Aki, è da tempo che non metto la cartolina con la molletta sui cerchioni, la mia trauma è silenziosa come un martello pneumatico sull'asfalto, figurati se fa scappare gli animali!!
Grazie Polloncina e grazie per i complimenti, forse la Francina è venuta distrattamente bene perchè non guardava nell'obbiettivo e dunque non ha fatto una delle sue solite espressioni ridicole...ma questa è solo un'ipotesi nèh.
PILAR ARIVOOOOO!!!